404.05 / Loro.
Persistenze dell’oro nel contemporaneo
mostra a cura di Donato Faruolo
3 dicembre 2023 — 17 marzo 2024
Ori e orazioni. Galleria Civica di Armento
e attività di corso Vittorio Emanuele III
Armento — Potenza
Loro. Persistenze dell’oro nel contemporaneo è un progetto di ricognizione su un fenomeno artistico forse radicato nelle specificità di un senso dell’abitare i luoghi: dalla generazione dei maestri – i pittori del mito – fino agli esordienti, dalle tecniche più radicalmente tradizionali fino alla smaterializzazione del processuale, l’oro rimane elemento presente e protagonista nell’opera di artiste e artisti lucani. Un fatto palese, quotidianamente sotto gli occhi di tutti, e quindi generalmente restato sottotraccia, in stato di illeggibilità: come ciò che è scontato o irrilevante. O meglio, come ciò che da accadimento puntuale diviene ambiente, temperie, atmosfera, e quindi, per paradosso, meno lampante.
Non ci sono state precedenti occasioni in cui un evento espositivo o una pubblicazione si sia posta il problema, non di analizzare, ma anche solo di rilevare che gli artisti contemporanei lucani ricorrano all’oro in modo sistematico, corrente, multiforme, in una maniera che niente ha a che fare con l’ottundimento dei sensi del barocco, ma piuttosto con un senso della vertigine per il presentimento di dimensioni al di là del guado. L’oro è recuperato come – o forse non ha mai smesso di essere – una materia semantica a sé, che non è possibile adoperare per rappresentare, fingere, somigliare, ma solo per avocare l’opera a una dimensione di liminarità che si spinga ai confini dell’insondabile, del paradosso, della negazione della materia. Com’è sempre stato nel paradigma del bizantino, e nel paradigma dell’icona come entità semiotica: icona è ciò che stabilisce col referente un rapporto di sostituzione simbolica che tuttavia non ha bisogno di passare per la somiglianza, la convenzione linguistica o l’evidenza di una traccia fisica (Charles Peirce).
Un fenomeno, quindi, che necessita di letture trasversali ed esplorative, che la Fondazione, nella sua vocazione al presidio del contemporaneo in Basilicata, aveva in mente da tempo. Un progetto che ha trovato la puntualità e la necessarietà per esplicitarsi nel percorso armentese per il recupero delle matrici culturali italo-greche del paese, lì dove si riconosce l’estraneo in se stesso, e “loro” diviene “noi”. Con la galleria civica “Ori e orazioni” che da oggi – speriamo – diventi punto di avvistamento privilegiato per una fenomenologia dell’arte sorprendentemente inedita.
404.05 / Loro Persistenze dell’oro nel contemporaneo
Donato Faruolo, Curatore della mostra
Ogni definizione culturale di un’identità è un atto politico di definizione di un’alterità. Se la commissione dell’Eneide è chiaramente considerata un limpido atto di ricollocazione della Roma imperiale nella continuità della nobiltà greca, meno limpidi ci appaiono, nella loro dimensione politica, episodi come la costruzione culturale del Rinascimento o della…
Armento: lumini amnos
Aniello Ertico, Presidente di Porta Cœli Foundation
In un lumini amnos greco, tra le altre candele accese, faceva una luce diversa una vampa di due stoppi al confine della bordatura. Due candele quasi laterali che, del tutto distinte nel proprio alloggiamento dello scafo sabbiato, si erano di fatto unite solo nella fiamma. . E la fiamma era assai più grande: non due fiamme unite ma una sola. Peraltro, le due candele sembravano consumarsi …
Amministrare i processi culturali: un virtuoso esercizio di delega
Maria Felicia Bello, Sindaco di Armento
Da circa un anno, con piena consapevolezza, a partire dalla pianificazione di interventi integrati, la comunità di Armento sperimenta graduali e costanti approdi alla ricerca culturale. Non si tratta semplicemente di realizzare opportunità variegate di accesso e di fruizione alla produzione culturale quanto, piuttosto …